Addossare gli insuccessi juventini ai singoli calciatori sembra piuttosto superfluo ed inappropriato. Sarebbe più logico ed opportuno coinvolgere interi reparti nelle accuse, qualora dovessero esserci. La disfatta di Napoli è il segno del cambiamento, di una mentalità che fatica ad arrivare e di un ordine di gioco che proprio non c’è. Analizzare l’ennesima prestazione deludente (non solo per il risultato finale), fa male e sporca la tastiera di rabbia ma uscire dal “tunnel” rappresenterebbe un grande indice di forza e determinazione.
LA MEDIANA, DA FORTEZZA A INCERTEZZA– Dimenticarsi di Pirlo e Vidal (escludendo Tevez per l’attacco) risulta difficile malgrado sia inevitabile. I due campioni conferivano classe, esperienza e mentalità al gruppo in campo e fuori. Ad oggi, il centrocampo è un reparto allo sbando, senza interpreti fissi nè adatti. Allegri purtroppo non ha ancora individuato il regista che possa rimpiazzare l’infortunato Marchisio: Hernanes era lento per i ritmi imposti dai partenopei, poco mobile e poco rapido di pensiero. E’ suo l’errore sul 2-0 per gli azzurri: il brasiliano ha fallito un passaggio d’impostazione abbastanza ingenuamente non aggiungendo quel quid in più al reparto. Pogba, dal canto suo, è stato inesistente: lezioso, macchinoso e pretenzioso delle sue qualità. La giocata è stata forzata più volte ma senza successo, segno di poca tranquillità e lucidità. Bene invece Lemina, sia in veste di mezzala che di regista: il francese è un mix esplosivo di forza, tenacia e aggressività: ha recuperato tanti palloni nel mezzo,donando due polmoni ai compagni che non ne avevano più. Puntuale sul gol del 2-1, è stato bravo a seguire l’evolversi dell’azione di gioco. Pereyra fuori dal match, stanco e spesso aggredito dai difensori di Sarri, non ha inciso nel match ed è stato vano negli sviluppi delle offensive bianconere. Nella ripresa Cuadrado ha dato vivacità e brio agli attacchi, affondando e puntando gli avversari nello stretto. Tuttavia il reparto è stato molto basso e troppo schiacciato nella propria metà campo, sia per disorganizzazione tattica che per strapotere fisico degli avversari. Allan e Hamsik hanno annientato Pogba ed Hernanes, spesso raddoppiati e con poca libertà di impostazione.
C’è da cambiare marcia, c’è da recuperare Khedira e Marchisio e fare subito punti: la Juve non merita questo e i calciatori lo sanno. Verranno tempi migliori, ora testa alla Champions.
Simone Di Sano