Roberto Pereyra ha rilasciato alcune dichiarazioni alla redazione di Sky Sport in merito al periodo che sta vivendo la Juventus: “Le partenze di Vidal, Tevez e Pirlo? Sì sicuramente abbiamo perso tre giocatori, però dietro abbiamo tanti giocatori che possono fare quel ruolo. Poi rispetto a Paul credo che sia un grande giocatore lo sappiamo tutti. Lui ha qualità straordinarie. Lui ogni partita lo dimostra. Poi stiamo cercando di fare bene, perché ancora non abbiamo fatto tanto bene fino adesso. Stiamo lavorando, perché questa è una squadra nuova e dobbiamo continuare a lavorare e fare quello che dice il mister”.
Il Tucumano si è fatto trovare pronto. Lui c’è sempre quando conta: “Prima della partita già bisogna essere li con la testa, poi se mi tocca entrare o no credo che sia una cosa che succede a ognuno di noi. E ognuno deve stare nella partita come gli pare. Poi sono entrato e tutto è andato bene. Il mister mi ha chiesto di fare il lavoro che stava facendo Morata che fino a che ha giocato stava facendo bene. E quindi sono riuscito a fare quello che mi ha detto lui. Ero pronto perché volevo giocare e volevo entrare. Perché penso che la squadra aveva bisogno dei tre punti che abbiamo portato a casa. Ieri ho dimostrato di essere all’altezza di quelli che stavano giocando, però , questo è un progetto nuovo e dobbiamo continuare a lavorare così andiamo più avanti. Siamo tornati a vincere ed è quello che vogliamo noi. Sono tranquillo, perché sapevo che qua nessuno è titolare. Tutti siamo una squadra che lavora, umile ognuno di noi da il massimo. Poi bisogna essere pronti per la partita”.
Ci sono anche elogi per Mister Allegri: “Lui sempre ti parla bene ti consiglia quello vuole lui e poi è tutto il lavoro della squadra. Se la squadra va bene poi tu rispondi come vuole lui e andiamo avanti così bene”.
Non ci sono favoriti per lo Scudetto. Si vedrà alla fine: “Penso che l’Inter sta facendo bene è prima in classifica. Poi c’è la Roma e poi si vedrà alla fine. Questo è appena l’inizio e noi sempre vogliamo lottare per dare battaglia”
Luigi Fontana