La Juventus sbanca Marassi e ottiene la prima vittoria stagionale contro il Genoa, laddove era arrivata la vittoria che aveva sancito il quarto scudetto, il primo di Massimiliano Allegri. A decidere la sfida è stato Paul Pogba, che ha prima propiziato l’autorete del vantaggio e poi ha trasformato il rigore della sicurezza.
OTTIMO RISULTATO, PRESTAZIONE DA MIGLIORARE – Il risultato è ottimo: il Genoa è stato sempre un osso duro per i bianconeri, soprattutto in trasferta; vincere la prima proprio contro il Grifone dà fiducia e fa crescere morale e autostima dei ragazzi di Allegri. La prestazione, però, è ancora da migliorare, ma comunque premiamo l’impegno della squadra bianconera, apparsa in palla soprattutto dal punto di vista del carattere. Nei primi 20′ la Juventus ha fatto sfogare il Genoa, rischiando veramente molto poco, poi, dopo il gol del vantaggio ha amministrato, senza mai dare prova di superiorità ma non avendo nemmeno bisogno del Buffon in versione santo delle ultime settimane. Anzi, l’estremo difensore bianconero non è mai stato chiamato in causa.
L’ATTACCO C’È – La nota più lieta del pomeriggio genovese arriva sicuramente dall’attacco, orfano di Alvaro Morata dopo 20′ per via di un altro infortunio muscolare. Il subentrato Pereyra, assieme a Cuadrado, sempre più punto fermo del reparto offensivo bianconero, hanno dato spettacolo e hanno fatto ammattire gli esterni di Gasperini. Izzo, infatti, è durato 44′: dopo aver steso la freccia colombiana si è beccato il secondo giallo ed è andato in doccia. Soltanto Mandzukic è sembrato un po’ spento, mentre Zaza, entrato al posto del croato, ha mostrato molta voglia. L’attacco dà, quindi, segnali importanti, quelli che servivano dopo un inizio un po’ in ombra.
PAROLA D’ORDINE: COSTANZA – Due sconfitte ed un pareggio nelle prime tre partite non dovevano creare allarmismi, due vittorie in due trasferte molto complicate, tra cui una in Champions, non devono assolutamente far montare la testa a qualcuno. Questa Juventus è la stessa delle partite precedenti e deve trovare anche i ritmi e i tatticismi giusti. A Genova mancavano Alex Sandro, Hernanes, Dybala (oltre a Marchisio e Khedira out) gente che ha un posto da titolare fisso ma deve ancora entrare negli schemi: con loro in campo e con la condizione fisica giusta questa Juventus cambierà ulteriormente faccia.
La parola d’ordine per questo prosieguo di stagione è costanza. Se non di prestazioni, quantomeno di risultati: del resto, in questi anni la Juve ci ha abituato a vincere anche non giocando al meglio.
Con l’Inter in fuga a 12 punti – più 8 sui bianconeri – ora bisogna soltanto fare più punti possibili. Messa una bella spunta al quadratino Genoa, ora bisogna passare avanti. Primo obiettivo: mercoledì sera, allo Juventus Stadium, arriva il Frosinone. Per la prima vittoria in stagione allo Stadium, serve la Juve migliore, una Juve costante.
Luigi Fontana (@luigifontana24)
This post was last modified on 22 Settembre 2015 - 09:18