L’infortunio di Alvaro Morata sembrava l’ennesima maledizione per la Juventus nel caldo pomeriggio ligure. Lo spagnolo ha lasciato il terreno di gioco anzitempo per un fastidio inguinale di cui ancora non si conosce l’entità. Allegri quindi, ha dovuto ridisegnare l’assetto tattico della squadra che fino a quel momento aveva sofferto ed attaccato a sprazzi.
LA MOSSA- Inserire subito Dybala avrebbe comportato dei rischi in termini di equilibrio tattico, quindi il saggio livornese ha individuato in Roberto Pereyra l’uomo chiave per sopperire all’assenza dell’attaccante iberico. Sempre 4-3-3 ma con una copertura maggiore al centrocampo, data la duttilità e il dinamismo del sudamericano classe ’91 che difatti ha spezzato la gara in due. Tante le incursioni tra le linee difensive genoane, baricentro basso e buona tecnica sono state le armi chiave per far saltare le prime righe di pressing rossoblù, evidentemente serrato. Il centrocampo juventino, quindi, ha goduto della giornata positiva di Pereyra, appoggiandosi spesso su di lui per far rifiatare la squadra e per creare occasioni nella trequarti. I fraseggi con Pogba ed Evra sulla corsia sinistra hanno portato più volte a cross dal fondo mancino.
UN GOL A META’- La rete del vantaggio è proprio opera del talento argentino che con un dribbling ubriacante ha mandato a spasso il proprio marcatore ed ha servito con un cross vellutato, il pallone per Pogba che si è fatto trovare pronto il spaccata. Oltre il prezioso assist, Pereyra ha accompagnato i contropiedi juventini quando i padroni di casa si sbilanciavano per tentare il pareggio. Nella fase finale del match, con un Genoa arrembante e la fatica che saliva forte nella gambe, ha aiutato Evra con raddoppi preziosi sulle incursioni di Diogo Figueiras.
Infine, merito del mister ad aver buttato nella mischia Pereyra e merito dell’argentino a farsi trovare pronto nel match furioso del Marassi. In futuro ci sarà sempre più spazio per l’ex Udinese se manterrà così alto il livello delle sue prestazioni.
Simone Di Sano