È uno stadio a cui la Signora è senza dubbio affezionata, quello di Marassi. Poco più di quattro mesi fa i bianconeri si laureavano Campioni d’Italia per la quarta volta proprio a Genova, anche se l’avversario non era quello che affronteranno domenica, ma l’altra squadra cittadina, la Sampdoria.
La Juventus cerca domenica un successo che in trasferta contro i rossoblu manca da un anno e mezzo, esattamente dal 16 marzo 2014 (finì 1-0, rete a un minuto dal termine di Pirlo, su punizione).
Analizzando i precedenti in campionato sotto la Lanterna, si scopre che la Juventus ha vinto 20 delle 48 partite giocate contro i rossoblu, pareggiandone 11. Sono invece 17 i successi dei padroni di casa, che hanno segnato in questi match 61 reti, contro le 76 dei bianconeri (media di 1,58 a partita).
Il che, tradotto, significa che a Genova la Juve è attesa da un match storicamente difficile ed equilibrato, nel quale molto difficilmente il punteggio rimarrà a reti bianche.
Una conferma? Dal 1994, delle ultime 10 trasferte della Signora in Serie A a Marassi, solo una è terminata 0-0, nel marzo 2012. In quattro di queste dieci occasioni sono state segnate quattro o più reti: parliamo di un 2-2 (datato 24 settembre 2009, con reti di Iaquinta, Mesto, Crespo e Trezeguet), di un 3-2 per i rossoblu (alcuni mesi prima, ad aprile), di un 3-1 per i bianconeri nel settembre 2012 (firmato, dopo l’iniziale vantaggio dei padroni di casa con Immobile, da Giaccherini, Vucinic e Asamoah).
Ma parliamo soprattutto del 4-0 datato 1995, tuttora la seconda vittoria più larga nella storia dei confronti fra le due squadre in Liguria. È una Juve fantastica, quella che il 13 maggio stravince a Marassi. Un match che si sblocca non prima del 52’, grazie a Baggio su calcio di rigore. Da quel momento la Juve dilaga, prima con Ravanelli, di testa, poi con due gran botte di Jarni e Vialli. Quel poker è particolarmente importante poiché, analizzandolo storicamente, significa per la Juve cucirsi mezzo Scudetto sulla maglia.