Si dice che i numeri non contino poi troppo nel calcio: sbagliato. Si dice che in fondo gli allenatori non scelgano in base alle statistiche, alle cosiddette “bestie nere”: ci risiamo, sbagliato anche questo. E chiedere per credere anche a Max Allegri, che contro il Genoa rispolvererà Simone Zaza: finora un soprammobile costoso e poco sorridente. Da domenica, chissà, forse un altro giocatore.
Se così dovesse andare, il merito potrebbe essere proprio della cabala: sì, perché Zaza ha un conto decisamente aperto con la squadra di Gasperini. E soltanto lo scorso anno, l’allenatore genoano ha potuto constatarlo con gli interessi. Uno-due micidiale (con Berardi a chiudere il cerchio), e quel Sassuolo così bianconero riuscì a riprendere la giusta marcia. Ora, paradossalmente, c’è un’altra marcia da riprendere: stavolta però con obiettivi un tantino diversi. E servirà anche Simone, e serviranno anche i suoi numeri: perché il calcio è pure questo. Un piccolo granello di matematica volto a spiegare un fenomeno eterno. Allegri s’aggrappa a ciò che può: ora tocca a Zaza. Dovrà ribadire a se stesso di essere quel talento capace di distruggere il Genoa da solo.