Una sentenza. Anche verso i quaranta. Gigi Buffon non cambia mai: è sempre decisivo, sempre reattivo, sempre il più forte. E dopo la vittoria di martedì, con dedica al padre, chi se non lo stesso genitore a tirare le prime (e non ultime) somme? Alla Gazzetta dello Sport, ecco Adriano Buffon. Chi l’ha visto crescere, chi si emoziona ancora oggi come il primo giorno. Qui un estratto della sua intervista.
FAMIGLIA D’ATLETI – “Io ex campione italiano juniores del peso e mia moglie Maria Stella ex primatista italiana di lancio del disco? Beh, diciamo che se ci fosse nato un figlio esonerato a militare ci saremmo sorpresi. Siamo una famiglia di atleti, ma un corpo non basta. Poi ci vogliono testa, passione, regole. Ma non sono mai a mio agio quando devo lodare mio figlio”.
LA DEDICA – “Se ho visto Gigi col City? Visto. Per prenderlo in giro gli dico sempre che la sua partita migliore resta la prima col Milan: quattro parate decisive in situazioni diverse una dall’altra. A 17 anni. Ma è stato bravo anche a Manchester. La parata più bella è stata un’uscita tra 4-5 uomini nel finale. Poi Gigi mi ha fatto la dedica per il compleanno. Gran bel regalo. Ma 70 sono tanti, soprattutto a vederli scritti. Meglio dire 60 +10”.
CHE KAISER HAI DETTO? – “Se mi ricordo quando Beckenbauer disse che Gigi era un pensionato? Ci rimasi male, anche perché l’ho sempre considerato un hombre vertical. Ma è stato un bello stimolo. Credo che Gigi abbia pensato: pensionato io? Vedrete per quanti anni paro ancora. E quando dicono che Gigi non para i rigori? Penso a tutti quelli che ha parato nelle giovanili del Parma: una montagna. E penso che se ne avesse parato uno nelle finale del 2006 gli avrebbero dato il Pallone d’Oro. Ma con tutto quello che ha vinto, credo che Gigi possa essere soddisfatto lo stesso”.
PENSIONE – “Quando smetterà Gigi? Finché offre queste prestazioni è bene che vada avanti. Almeno si parla bene dei portieri italiani. Mi sembra che ci sia un po’ troppa Neuer-mania… Gigi ha avuto infortuni importanti, si è riposato e ora può durare di più, anche fino ai 40 anni. Sta bene, è in salute. Quando lo dico, in genere strofino oggetti metallici”.