Tra sorprese, scommesse azzeccate ed entusiasmo alle stelle, una precisazione va fatta: è ancora troppo presto per effettuare voli pindarici, ma quando la Juventus gira il pallone in mezzo al campo non esiste crisi che tenga. Ricordate le prime tre giornate di Serie A? I detentori dello scudetto, spaesati e privi di coesione nei reparti, cadevano sotto i colpi di Thereau, Dzeko ed Hetemaj.
Contro il City, invece, ha vinto – oltre alla puntualità dei bomber Mandzukic e Morata – soprattutto quella compattezza che permise, circa tre mesi addietro, l’atterraggio a Berlino. Gran merito andrebbe dato alle scelte tattiche del tecnico toscano, Massimiliano Allegri.
Centrocampo inedito, con Hernanes mediano d’emergenza, Sturaro, Pogba e Cuadrado mezzala. Caso vuole, però, che la presunta quadratura del cerchio sia sopraggiunta proprio grazie a tale schieramento. Il “Profeta”, solitamente trequartista puro, accetta di occupare la zona centrale del rettagolo verde e dettare i tempi. Un po’ come la storia di qualcuno di vecchia conoscenza ora finito negli States. L’aver ritrovato un regista abile nel giostrare la sfera significa tanta roba.
Così, Pogba riesce meglio ad interdire, ma anche inserirsi all’occorrenza. Sturaro tampona, mentre invece Cuadrado inventa. E non solo. Le sue sgroppate, unitamente ai numerosi palloni recuperati, rappresentano un toccasa per Bonucci e Chiellini, più beri di impostare l’azione.
Certo, “non è tutt’oro quel che luccica”, dice il proverbio. In effetti, affermare che le lacune della Juventus siano state completamente colmate sarebbe errato. Perché, al di là delle prodezze dei centravanti bianconeri, per buona parte del match gli ostacoli peggiori emergevano dopo il superamento della trequarti. La “macchina”, del resto, risulta tuttora in fase di costruzione.
Si può pretendere, ad esempio, che Sturaro e Cuadrado debbano già duettare a ritmi “sinfonici” con pochissime partite disputate assieme?O che Litchsteiner ed il colombiano riescano nell’immediato a sovprapporre la loro posizione senza confondersi? Le risposte sembrano semplici, sebbene a Manchester – durante la prima, magica notte di Coppa Campioni – Buffon e compagni potrebbero aver gettato le basi per un restyling ormai a portata di mano.
Paolo Panico