È stato il tormentone di quest’estate bianconera, ma alla fine Julian Draxler è finito al Wolfsburg. Fabio Parisi, intermediario dell’operazione, ne ha parlato negli studi di ‘Sportitalia’, ospite della trasmissione ‘Calcio € Mercato’: “È sempre stata una trattativa molto difficile – ha detto –, anche perchè lo Schalke ha sempre detto che il calciatore non era cedibile: il calciatore aveva una clausola e per cederlo voleva che fosse pagata”.
“Lavorando si è cominciato a impostare una trattativa, ma è sempre stata molto difficile perchè lo Schalke non è mai stato collaborativo – ha continuato -. Alla Juve sono stati bravissimi, con l’autorizzazione dello Schalke, a parlare direttamente con il giocatore e a trovare un accordo. Però poi loro non hanno mollato, la trattativa è andata per le lunghe”.
Proprio la mancata chiusura della trattativa ha permesso al Wolfsburg, fresco di cessioni importanti, di inserirsi: “A un certo punto, il Wolfsburg si è trovato con 500 milioni di euro disponibili e, quando si sono sentiti dire che il costo di Draxler era di 35 milioni di euro, hanno detto: ‘Va bene, ve ne diamo 42 così siamo sicuri di prenderlo’. L’hanno pagato 36 milioni di euro, pagamento cash in una rata, più sei milioni di euro di bonus abbastanza raggiungibili”.
Tuttavia, Parisi ha confermato che la Juventus è stata davvero molto vicina al tedesco: “La società è stata bravissima a individuare l’obiettivo, a muoversi, a fare l’accordo con il giocatore, a convincere il giocatore del progetto tecnico. Il calciatore era convinto di finire alla Juve, perchè, pur parlando con diverse squadre, era quella che gli aveva detto: ‘Noi ti vogliamo per farti giocare da numero 10, centrocampista offensivo, mezza punta, dietro le punte’. Purtroppo i parametri, le componenti, sono tre: c’è la squadra che vuole prendere il giocatore, c’è il giocatore e la squadra che è proprietaria del giocatore e può decidere di venderlo o non venderlo. Lo Schalke non è stato collaborativo da quel punto di vista. Probabilmente hanno cercato di fare il loro gioco, portando la trattativa per le lunghe, sperando che arrivasse qualcuno con tanti tanti soldi e alla fine questo qualcuno è arrivato”.
Per quanto riguarda le cifre, Parisi non si bilancia, ma fa intuire che i bianconeri si erano spinti abbastanza in alto per arrivare a Draxler: “Fare delle cifre per un’operazione che non si è conclusa non è neanche bello, nè corretto. Devo dire che la Juventus ha cominciato una trattativa e poi ha iniziato ad aumentare, fino ad arrivare a un’offerta molto importante, che prevedeva una componente fissa molto importante e una componente variabile. C’è stato proprio un muro da parte dello Schalke, che voleva una cifra totalmente garantita. Lì si è arenata la trattativa, ma posso dire che la Juve ha fatto tutto il possibile per prendere il giocatore, arrivando a offrire una cifra molto importante”.