Quella di quest’estate di mercato è stata una vera e propria rivoluzione in casa Juve, volta soprattutto a ringiovanire la rosa ed a porre le basi per il futuro, senza chiaramente compromettere i risultati di questa nuova stagione. Sulla carta la missione sembra compiuta: i bianconeri quest’anno hanno un’età media ben più bassa rispetto a 12 mesi fa, senza però aver perso in esperienza. E’ infatti interessante l’analisi proposta da Tuttosport questa mattina in edicola: il quotidiano torinese, numeri alla mano, mostra come la rosa sia stata ringiovanita di tre anni, ma anche come i giocatori di questa stagione abbiano sulle spalle più esperienza in Champions League rispetto a quelli dell’anno scorso.
Un anno fa l’età media della formazione bianconera era di 29 anni e 5 mesi, mentre oggi è diminuita di esattamente tre anni: le cessioni di giocatori come Pirlo (36 anni), Tevez (31) e Storari (38) in favore di acquisti di giovani come Dybala, Rugani o Lemina erano certamente calcolate proprio per raggiungere tale obiettivo e per programmare un futuro vincente. Il timore, però, era che questa squadra così giovane potesse pagare l’inesperienza in campo europeo, visto che, ad esempio, dei tre giovani citati prima solamente Lemina ha giocato in Champions (quattro presenze appena). I numeri, però, dicono che non è così: dodici mesi fa sommando le presenze in Champions di tutti i calciatori bianconeri si raggiungeva quota 492, oggi invece si arriva a 508.
Decisiva, chiaramente, la cavalcata della Juve in Champions lo scorso anno, che ha fatto accumulare numerose presenze a chi è rimasto in bianconero, ma anche l’acquisto mirato di alcuni campioni esperti ha aiutato in tal senso. Alex Sandro, ad esempio, a 24 anni conta già 21 gettoni nella competizione più prestigiosa d’Europa, più di quanti ne avesse Bonucci un anno fa. Espertissimo è anche Khedira, con 45 presenze, così come Mandzukic che ne conta 30: scelte precise e mirate quelle del mercato bianconero, con i dirigenti che sono quindi riusciti sia ad abbassare l’età media, sia ad aumentare l’esperienza europea. Decisamente non facile.
Alessandro Bazzanella
This post was last modified on 7 Settembre 2015 - 12:00