Come non dedicare il titolo a Gianluigi Buffon che, alla sua 150esima presenza ufficiale in maglia azzurra, sfodera una meravigliosa parata nell’unico tiro pericoloso dei bulgari. Siamo al 18′, De Rossi perde palla a centrocampo e Micanski si invola verso la porta. Bonucci e Chiellini arretrano. Esci tu, esco io, esci tu, esco io. Indecisione eterna che crea un corridoio con destinazione limite dell’area azzurra. Da lì l’attaccante bulgaro è libero di calciare indisturbato e prova il diagonale rasoterra. La parata di Buffon è superlativa, con tempi di reazione pazzeschi che deviano la sfera in corner. Questa è la foto di una partita, ancora una volta, non entusiasmante, ma che regala a Conte e ai suoi 3 punti che valgono il primo posto in solitaria nel girone (complice il 2 a 0 della Norvegia sulla Croazia con gol di Berget ed autorete di Corluka). Italia 18, Norvegia 16, Croazia 15. E due gare al termine delle qualificazioni. Bene così.
IL MATCH – Le due squadre si schierano a specchio. 4-3-3 sia per Conte che per Petev. Ma gli azzurri partono forte e dopo soli 40 secondi hanno un’occasione ghiottissima: El Shaarawy ha paura a concludere (anche se alla fine sarà quello che tirerà più volte verso la porta avversaria), allarga per Candreva, tiro sporchissimo del laziale che giunge sui piedi di Pellè che calcia, respinta del portiere, la palla resta lì, e il faraone invece di appoggiare semplicemente, prova l’acrobazia con la palla che termina alta. È il preludio al gol. La rete arriva al 5′, ed il merito è tutto di Candreva, abile e furbo a trovare un rigore anticipando un rinvio della difesa rivale. Sul dischetto De Rossi. Tiro, portiere spiazzato e gol. Anzi no. Da ripetere. Mitrev indovina il lato questa volta ma è inutile: 1 a 0 e palla al centro. Degli ultimi tre gol azzurri in queste qualificazioni, due sono arrivati dal dischetto. Con il 4-3-3 e due ali come El Sha e Candreva l’Italia vola. Il gioco funziona grazie alle meravigliose sponde di Pellè (che sfiora anche il gol di testa). La palla arriva spesso e volentieri sulla punta che manda alla conclusione gli esterni ma anche i centrocampisti (bello l’uno due con Parolo a fine primo tempo). Bonucci (uno dei migliori), in una di queste azioni si inventa un tunnel e scarica subito con il bomber della Premier, sponda su Candreva ed ennesima conclusione che legittimerebbe il 2 a 0. Nella ripresa da segnalare l’espulsione di De Rossi e Micanski (gioco scorretto e litigio evitabilissimo con qualche sceneggiata di troppo) e l’iungresso di Zaza, Florenzi ed Eder (quest’ultimo con solo 10 minuti a disposizione semina il panico con la sua velocità). Partita finita. Proprio no. Perché aò 91′ arriva un’altra paratona di Buffon che evita un gol che avrebbe affossato l’Italia.
IMMENSO – Ottime le prove di Bonucci, Pellè, Verratti e dei due esterni. Ma la copertina va a lui. Al capitano. Una bandiera. “Gigi è una garanzia” dirà Conte nel post gara. Sono 150 in azzurro. Sono due parate che risottolineano il concetto: lui è il numero uno. Oggi come sempre.
Luca Feole (@feoleluca)
This post was last modified on 7 Settembre 2015 - 11:11