Sulle colonne di Tuttosport ha parlato Paolo Montero, indimenticabile difensore della Juventus per nove stagione, dal 1997 al 2005. L’uruguaiano ha parlato della nuova Juventus, spiegando di essere fiducioso nel lavoro di questa dirigenza. L’ex difensore, inoltre, ha ammesso di essere ancora un tifoso della Juventus.
“Io un idolo dei tifosi bianconeri? Lo so, lo so. E io sono uno di loro. Sono diventato un tifoso della Juventus e lo sono ancora, a 13.000 chilometri di distanza. Non perdo una partita in tv insieme alla mia famiglia: campionato e Champions. Un amore che non finisce? Ed è nato dall’odio. Perché io sono diventato tifoso della Juventus perché era la squadra più odiata e questo mi ha convinto. La Juve ha perso il carisma di Tevez, Pirlo e Vidal? Mi sembra che siano rimasti giocatori di carattere, a partire da Gigi. E credo che i tanti giovani presi dalla Juventus aggiungano entusiasmo e voglia di dimostrare qualcosa. Credo che la dirigenza abbia programmato molto bene e abbia costruito una squadra forte. Anche questa è una Juve che vale, basta avere pazienza. Il pubblico della Juventus è abituato a vincere, lottando fino in fondo in tutte le competizioni. E’ giusto così, perché la Juventus deve vincere, è scritto nella sua storia, ma credo che i tifosi abbiamo capito la situazione e sosterranno questa nuova squadra mentre cresce. Vedrete, alla fine vincerà o comunque lotterà su tutti i fronti fino alla fine. Magari anche in Champions League. Brucia ancora la finale di Berlino? No, anzi… Io non sono rimasto del tutto deluso, per poco la Juventus non vinceva quella partita. E’ stata all’altezza del Barcellona. Io so come ci si sente dopo una finale persa per poco? Sì, di merda. E’ più forte il contraccolpo psicologico della sconfitta o la voglia di rivincita? La voglia di rivincita. Quando perdi una finale sei morto, ma subito dopo vuoi cancellare quella sensazione con una vittoria. La finale di Manchester è il più grande rimpianto della mia carriera? Può dirlo forte! Me lo ricordo quasi ogni giorno. E quando non me lo ricordoio io, me lo ricordano i miei figli! Sono crudeli! (ride) Ogni tanto mi chiamano e mi fanno vedere su Youtube il rigore che ho sbagliato. Due piccoli diavoli (ride). Tifosi divisi su Hernanes? Hernanes per me è forte. Mi piace e farà bene. Bisogna avere pazienza. Le due sconfitte in avvio di campionato? La Juventus sarà ancora più motivata, più arrabbiata. Conosco quell’ambiente: due sconfitte possono caricare. Per lo scudetto è sempre favorita la Juventus? Sì. La Juventus e la Roma. Dopo aver visto la partita di domenica scorsa mi sono convinto che sarà una sfida fra queste due squadre. E i sei punti di distacco fra la Juventus e il primo posto non credo che siano un problema. Negli ultimi anni hanno sempre vinto con 15/16 punti di distacco, hanno tutte le possibilità di rimontare. Ripeto: ci vuole pazienza. Toro in testa? Mi dà allegria. Il derby non glielo farei mai vincere e vorrei che la Juventus arrivasse sempre davanti a loro, ma vederli in testa mi fa sorridere. Tanto il derby lo vinciamo noi! Anzi, scriva così: caro Tati (un ultrà granata, vecchio amico di Montero), bravo sei in testa, ma tanto il derby lo perdi! Così si arrabbiano! Uh, come si arrabbiano. Scherzi a parte, io voglio sempre battere il Torino, ma ho grande rispetto per la sua gente e per la sua storia. I derby dovrebbero essere così: cattiveria in campo, rispetto fuori. Mai violenza. Cosa sto facendo adesso? Sto cercando di fare l’allenatore. Ho finito il corso in Uruguay, devo trovare una squadra. Perché non la cerco in Italia? Perché il mio patentino non vale in Europa“.
Luigi Fontana (@luigifontana24)
This post was last modified on 4 Settembre 2015 - 15:50