La seconda giornata del campionato di Serie A ha evidenziato svariati episodi degni di nota in termini di “moviola” e analisi del caso. In primo luogo si valuta la prestazione dei giudici di gara impegnati nei vari campi della penisola. Brevemente prendiamo in questione 3 gare della giornata conclusasi con i match serali di domenica.
(fonte Mediaset Premium) CASO ALL’OLIMPICO- La partita più importante del secondo turno si è aperta con un episodio clou dopo soltanto 30 secondi: Mandzukic infatti, ha sgambettato Florenzi nell’area bianconera. Per il sig. Rizzoli non c’era nessuna irregolarità ma le immagini dicono il contrario: era rigore da sanzionare inevitabilmente. Il direttore di gara, inoltre, ha utilizzato un metro non coerente nella distribuzione dei falli e dei cartellini. Nel secondo tempo, buona la chiamata dell’assistente Tonolini che chiarisce i dubbi su un fallo di mano di De Rossi al limite della propria area: i bianconeri reclamano un calcio di rigore ma per l’arbitro si tratta giustamente di una semplice punizione dal limite. Le squadre devono trovare il ritmo, gli arbitri pure. RIZZOLI 5
CARPI-INTER- Nei 90 minuti è tuttavia sufficiente l’interpretazione del sig. Massa, se non fosse per un calcio di rigore evidentissimo negato a Ryder Matos dopo esser stato abbattuto da Murillo dopo 6 minuti dall’inizio dell’incontro. Sul finire, e sul risultato di 1-1, Guarin è atterrato in area emiliana: senza dubbio è calcio di rigore, buona chiamata. Dal dischetto poi, Stevan Jovetic regala i tre punti ai nerazzurri. MASSA 6-
TAGLIAVENTO-CARDUSIO, CHE TANDEM!- All’Olimpico di Torino accade dell’incredibile: il sig. Tagliavento fischia un calcio di rigore per i viola ma interviene l’assistente n°1, Cardusio che stravolge la decisione poichè aveva visto la netta simulazione dell’attaccante di Paulo Sousa, Kalinic. Ottima collaborazione, grande sinitonia. VOTO 7
Simone Di Sano