La Juve è troppo brutta per essere vera, ma è d’obbligo mantenere la lucidità nelle analisi. Il nostro compito qui, è trovare qualcosa da salvare e fino all’85’ da salvare non c’era assolutamente niente. Poi, all’improvviso, c’è stato il sussulto finale, la reazione d’orgoglio che ha quasi portato il pareggio. Pareggio che, va detto, sarebbe stato immeritato.
La reazione d’orgoglio e la luce accesa dai neoentrati sono, infatti, le uniche cose positive. L’ingresso di Pereyra in particolare ha fatto cambiare volto alla squadra, che ha trovato velocità e idee, che fino a quel momento non si erano nemmeno intraviste. Positivi anche Morata e il nuovo arrivato Cuadrado, che con la loro velocità e la loro voglia hanno davvero risvegliato la squadra. Ovvio, c’è da tenere conto il calo della Roma, che si è sentita la partita già in tasca, ma perlomeno la Juve ha dato la sensazione di poter ancora imbastire qualche azione. E fino all’85’ c’era ancora il dubbio che ciò fosse possibile.
Da qui si deve ripartire. Non si dimentichino gli errori e il brutto spettacolo offerto, ma si tengano vivi nella memoria per non ripetere più prestazioni così. Detto ciò, la Juve che serve è quella dei minuti finali, perlomeno nella voglia e nell’orgoglio. C’è tanto da lavorare.
Edoardo Siddi